CONGRESSO NAZIONALE EMDR
Labirinti traumatici: il filo dell’EMDR
Milano, 8-9-10 novembre 2013
In questo congresso è stato presentato lo stato dell’arte di nuovi ed importanti ambiti di applicazione dell’EMDR: la violenza domestica, i sopravvissuti all’abuso sessuale, il controllo della rabbia e dell’aggressività, il trattamento dei sex-offender.
Attraverso una serie di workshop formativi, in cui si sono avvicendati relatori di eccezione scelti tra i massimi esperti internazionali nell’uso dell’EMDR su questi argomenti, i partecipanti hanno avuto la possibilità di apprendimento, aggiornamento e confronto su un terreno clinico che rappresenta la vera sfida per il futuro delle psicoterapie, alle quali ancora una volta l’EMDR ha portato il suo contributo decisivo.
I traumi passati condizionano il presente: una realtà che i clinici conoscono da tempo.
Il maltrattamento domestico, l’abuso infantile, la piaga della pedofilia.
La ripetizione e la riproposizione di antiche violenze.
Gli effetti sul cervello e sull’intero organismo che i neuroscenziati sono in grado di mostrare e illustrare.
Ora tutto questo, ben noto da tempo agli “addetti ai lavori”, viene finalmente riconosciuto anche dalla collettività, per le sue pesanti ricadute sullo sviluppo, sugli individui, sulla società intera.
L’intervento sui traumi diventa quindi una priorità per le politiche di salute mentale dell’intero pianeta, come indicato dalla recente Action Plan della Organizzazione Mondiale della Sanità, in linea con molte istituzioni pubbliche e i Ministeri della Salute di numerosi Paesi sparsi su tutto il globo.
Le esperienze traumatiche, infatti ‐ soprattutto se perpetrate all’interno della famiglia da adulti significativi ‐ condizionano lo sviluppo psicologico e la salute mentale del bambino, la sua capacità di stabilire relazioni affettive soddisfacenti.
Conseguenza di queste esperienze sono la compromissione del funzionamento del Sistema Nervoso, dell’apparato neuroendocrino e del benessere fisico durante l’intero arco dell’esistenza.
L’essere stati ripetutamente esposti da bambini, a violenza e ad abusi costituisce inoltre un innegabile, decisivo fattore di rischio per diventare in futuro un adulto maltrattante.
Un vero e proprio labirinto, quindi, quello del trauma, un groviglio di strade nel quale è tanto facile “perdersi” quanto difficile uscirne.
Il metodo EMDR può costituire davvero quel filo di Arianna indispensabile a riattraversare i percorsi intricati degli eventi traumatici e a permettere di ritrovare finalmente la propria strada verso l’uscita da questo tunnel della sofferenza e della violenza.
Intervenire con l’EMDR sul coniuge o sul genitore maltrattante, sulle vittime, sui figli esposti alle violenze e al conflitto, diventa fondamentale per interrompere il ciclo dell’abuso e la trasmissione di modelli di comportamento disfunzionali attraverso le generazioni.
L’approccio EMDR offre l’occasione non solo per rielaborare i traumi del passato, ma anche per potenziare le capacità personali e le risorse individuali, per affrontare le sfide della vita quotidiana, per andare davvero “oltre il trauma”.
Questi sono i motivi per cui l’EMDR vene sempre più consigliato dalle massime autorità sanitarie in tutto il mondo, dal Servizio Sanitario degli Stati Uniti, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal nostro Ministero della Salute. Ecco perché si diffonde anche in Asia, in Africa, in America Latina.