Disturbo dissociativo e EMDR
La Dissociazione è una reazione difensiva ad un trauma o a più traumi gravi e reiterati nel tempo.
Chiunque può mettere in atto questo meccanismo difensivo se posto di fronte ad una catastrofe che travalica le sue capacità di elaborazione e di gestione delle emozioni, specialmente se implica dolore o terrore elevato e la paura di morire.
Chi mette in atto questo meccanismo difensivo è come se si “staccasse” dal proprio corpo e prendesse completamente le distanze dal dolore, terrore, paura e dai pensieri connessi ad un trauma o ad un’ esperienza fortemente minacciosa.
Il problema insorge quando questo meccanismo si innesca automaticamente in condizioni nelle quali la sopravvivenza della persona non è realmente a rischio. Questo può accadere alle persone traumatizzate e pluritraumatizzate che possono confondere una situazione di normale tensione con una che implichi pericolo di vita, diventando improvvisamente amnestiche (non ricordano nulla) o totalmente diverse da com’ erano poco prima (con grande confusione propria e delle persone che stanno loro intorno).
È ad esempio ciò che può manifestarsi in coloro che da bambini hanno subito ripetutamente violenze o abusi psicologici e fisici: essi imparano a dissociarsi come reazione abituale alle tensioni o a situazioni anche solo potenzialmente stressogene.
In che modo un psicoterapia EMDR può essere utile in questi casi?
Nei soggetti con disturbo dissociativo i ricordi, soprattutto quelli traumatici, sono frammentati e scarsamente integrati in una rete mnestica funzionale (continuando ad esercitare, peraltro, la loro influenza negativa), l’ EMDR agisce affinché tali ricordi possano essere ripresi, rielaborati e integrati in una rete mnestica più adattiva.
Attraverso questa modalità di lavoro psicoterapeutico le persone acquistano maggiore consapevolezza di sé, della propria vita e dell’influenza negativa delle esperienze traumatiche subite.
Si registra inoltre un incremento della qualità della vita delle persone, che si sentono maggiormente padrone di sé e delle loro reazioni.
Il modello PIIEC ha integrato nell’ ambito dei suoi strumenti di intervento il modello EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing, ovvero Desensibilizzazione attraverso i movimenti oculari) quale approccio complesso a ben strutturato che integra elementi derivanti da differenti orientamenti teorici, includendo l’aproccio cognitivo, comportamentale, psicodinmico, centrato sul paziente, ecc.
Pertanto l’intervento sarà “cucito” (tailoring) integrando l’approccio EMDR e le tecniche evidence based più efficaci e compatibili per ogni caso specifico, aumentandone l’efficacia.